TERAMO – Il progetto di realizzazione della nuova residenza universitaria dell’Adsu in viale Crucioli ha fatto un altro passo in avanti. L’azienda per il diritto allo studio ha infatti partecipato al bando nazionale del Miur, il ministero dell’università, presentando la progettazione definitiva (necessaria per la partecipazione al bando) che conta una documentazione ‘pesante’ fatta di 127 allegati, dal peso di 24 chili.
«Il nostro team – spiega il direttore dell’Adsu, Antonio Sorgi – è stato operativo anche nei festivi e fino a tarda notte per raggiungere questo importante risultato, non ci siamo mai fermati».
Dunque il progetto entra nella fase deteminante, quello della valutazione ministeriale che dovrebbe portare nelle casse dell’opera circa 7,5 milioni di euro. Come noto, la Residenza universitaria nascerà nei locali dell’ex rettorato in Viale Crucioli. Il progetto prevede la demolizione dell’ingresso principale, la realizzazione di uffici, sale studio, palestra, ristorante, uno sportello bancomat e anche due sportelli dell’Adsu. Avrà una capienza di 208 posti letto, in modo da ospitare non solo i borsisti, ma anche gli studenti che arrivano per l’Erasmus. Gli edifici incongrui nella parte anteriore dell’ex ospedale verranno demoliti per dare respiro all’edificio principale. I parcheggi che si trovano all’esterno della struttura saranno interrati, e al loro posto ci saranno impianti sportivi e un orto urbano che sarà curato dagli stessi studenti ospitati nella struttura, in collaborazione con la Facoltà di Agraria. Dal punto di vista tecnico, l’azienda ha puntato sulla sostenibilità ambientale, sull’accessibilità e sulla sicurezza. Il progetto sarà presentato nel dettaglio alla città entro fine maggio.
Importante sarà il ruolo rivestito dalla Provincia, che sarà soggetto attuatore, in quanto stazione appaltante. Il termine previsto per i lavori di ristrutturazione antisismica e ricostruzione è il 2019. L’Adsu ringrazia l’Università degli studi di Teramo per aver messo a disposizione l’immobile in comodato, un ringraziamento va anche al Comune di Teramo e alla Sovrintendenza, che hanno collaborato con l’Adsu tenendo conto dei tempi ristretti imposti dal bando.